“La politica del ‘silenzio’ non giova alla trasparenza della cosa pubblica”.
E’ quanto sostiene il dottor Alessandro Di Santo, a capo della lista n. 1 “La Città Nuova” alle prossime amministrative di Castelvenere.
“Ho accettato – dice Di Santo – sin dall’inizio l’invito a un confronto pubblico con la candidata a sindaco della lista avversaria, professoressa Mirella Fabbri, moglie del sindaco uscente, dottor Mario Scetta. Sono trascorse oltre due settimane ma ancora non ho ricevuto alcuna risposta. Sento dire in giro che il confronto pubblico, con il consenso delle parti, sarebbe vietato per legge. Falso. Penso invece che non ci sia il coraggio e la volontà di fare chiarezza su alcune tematiche e problematiche di vitale importanza per il paese: istituto alberghiero, Porta del Pit Enogastronomico, cantina ‘Monte Pugliano’. Sono tutte questioni oggetto di campagna elettorale sulle quali si stanno fornendo tante versioni senza dire la verità”.
E, ancora: “Perché si continua a non rispondere a un invito al confronto pubblico per fare chiarezza, semmai invitando anche i soggetti interessati, come l’allora presidente della cantina “Monte Pugliano”, Emilio Parlapiano, o l’ex Provveditore agli Studi Mario Pedicini? Perché si continua a praticare la politica del silenzio? E’ forse giusto che i cittadini non debbano conoscere la verità, alla faccia della tanto pubblicizzata trasparenza e legalità?”
“La candidata a sindaco Fabbri – conclude Di Santo – non è disponibile? Il sottoscritto invece lo è e sono anche pronto, come mi è stato detto da qualche avversario politico, al confronto con gli attuali candidati al consiglio comunale, specie con coloro che dopo venti anni al governo del paese hanno deciso di continuare nella loro esperienza amministrativa candidandosi con la lista della professoressa Fabbri”.