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direttore Antonio De Cristofaro

La provincia di Benevento si mobilita con la CGIL contro la manovra del Governo

Scritto da il 5 settembre 2011 alle 18:01 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

La provincia di Benevento si mobilita con la CGIL contro la manovra del Governo. Tanti i sindaci dei comuni sanniti che, domani, 6 settembre, sfileranno, con indosso il tricolore, con la Confederazione.
Airola, Amorosi, Arpaise, Benevento, Calvi, Campoli Monte Taburno, Cautano, Circello, Dugenta, Foiano Valfortore, Frasso Telesino, Guardia Sanframondi, Melizzano, Baselice, Pesco sannita, Sant’Agata dei Goti: alcuni dei comuni che hanno aderito all’appello lanciato dalla CGIL Benevento.
“Questa manovra finanziaria – afferma il segretario generale della Camera del lavoro di Benevento, Antonio Aprea – non è in grado di contrastare gli effetti della crisi”. “Ha come unico obiettivo – denuncia – quello di aggravare ulteriormente le condizioni dei lavoratori, di indebolire il sistema del welfare e di penalizzare ulteriormente il Sud con iniziative insufficienti ed insensate, a partire dalla abrogazione della Provincia di Benevento e delle festività laiche del 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno”.
“La CGIL di Benevento – aggiunge – metterà in campo tutte le azioni possibili, al fine di evitare l’abrogazione della Provincia, unico baluardo di difesa e di contrattazione con la giunta Regionale che vede in Benevento solo una grande discarica regionale, tanto è vero che il Presidente Caldoro non è mai venuto in veste ufficiale a discutere delle problematiche che attanagliano il nostro territorio”,
“Eviteremo – conclude – che i cittadini, i giovani sanniti, i pensionati, le lavoratrici ed i lavoratori siano considerati cittadini di serie B”.

“Condivido, personalmente – ha affermato il Presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile – le preoccupazioni della Cgil sulle prospettive che la manovra economica del Governo riserverà al nostro Paese, un futuro incerto, una lunga stagione di sofferenza e di conflitto sociale e una delegittimazione ancor più allarmante della politica e delle istituzioni”.
“Ho già parlato di provvedimenti inutili e dannosi che un governo al suo crepuscolo sta varando nel totale sbandamento delle forze politiche che lo compongono; quello sull’abolizione delle Province al di sotto dei 300.000 abitanti ne rappresenta un esempio lampante, per l’insipienza e la superficialità con cui è stato posto e per l’insipienza e la superficialità con cui è stato ritirato prefigurando l’abolizione di tutte le Province ma l’elenco dei dispositivi che sono stati prima presentati e poi ritirati, nel corso di 24 ore, è nutrito e sicuramente destinato a incrementarsi”.
“L’approssimazione e l’incapacità del Governo – continua Cimitile – mina la credibilità internazionale del nostro Paese, impedisce alla nostra economia di ripartire indebolendo i lavoratori e le imprese e, non prevedendo investimenti e sviluppo, blocca ed impedisce ogni possibilità di ripresa e di crescita”.
Per il Mezzogiorno e per il Sannio, dove le conseguenze dalla crisi economica sono già state devastanti, queste condizioni sono gravissime ed inaccettabili è necessario pertanto il più ampio coinvolgimento dell’opinione pubblica ed una forte pressione civile affinché l’impostazione della manovra finanziaria venga rivista, ridiscussa con le parti sociali e completamente riscritta”.
“Per storia personale e per il ruolo che sono chiamato a svolgere non posso che aderire – conclude – con convinzione all’appello lanciato dal sindacato e dai lavoratori partecipando alla mobilitazione”.

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