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Conservatorio, a Sant’Agata organottoni in concerto per Sannio e Barocco

Posted By redazione On 1 aprile 2011 @ 11:22 In Primo Piano,Territorio | No Comments

Domenica 3 aprile, nell’ambito della mostra Sannio e Barocco promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento, presso la Chiesa di S. Francesco di Sant’Agata de Goti alle ore 18 gli studenti del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento Alessandro Fusco e Andrea Verrengia, trombe, Giuliano Cerbarano e Pasquale Falzarano, tromboni, saranno i protagonisti del concerto Organo e Ottoni.

La presenza di due docenti del Conservatorio sannita, dalla carriera ricca di esperienze variegate e peculiari, aggiungerà valore alla serata: il m° Vincenzo D’Arcangelo, tromba e trombone, tra le sue esperienze annovera collaborazioni con l’Orchestra siciliana, l’Orchestra lirica di Livorno, l’Orchestra del S. Carlo di Napoli, l’Orchestra della RAI di Napoli, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, ha tenuto concerti in Italia e all’estero collaborando con direttori di chiara fama tra cui Riccardo Muti, Daniel Oren, Piero Bellucci; il m° Antonio Varriano, organo, ha partecipato a numerosi festival e rassegne internazionali esibendosi in sedi prestigiose come la Gotische Zaal del Palazzo dei Reali d’Olanda in l’Aia, la Nieuwekerk e la Oudekerk di Amsterdam, la Laurenskerk di Rotterdam, Festival Internazionali di Roma, Bari, Firenze, Bentivoglio (BO), ha collaborato come organista (continuista e solista) con l’Orchestra Regionale del Molise, l’Orchestra molisana “Musika rara” e l’”Orchestra da Camera di Ravenna”; attualmente è organista della Chiesa di “S. Antonio Abate” di Campobasso dove suona un organo del 1696/7 (unico strumento antico superstite della città) attribuito alla Famiglia D’Onofrio e dove è direttore artistico della rassegna organistica “Suoni antichi”.

La Chiesa che ospiterà il concerto, con facciata barocca e campanile gotico, con orologio e cuspide maiolicata. Al suo interno, a navata unica, custodisce numerose opere, tra cui la grande tela con S. Francesco che riceve le stimmate e un ciclo di affreschi del Giaquinto del 1703, con episodi tratti dalla Bibbia. Il coro, il pulpito e la cantoria, in legno intagliato, sono della fine del sec. XVIII. Il programma della serata vedrà l’esecuzione di numerosi brani per organo e ottoni di autori di diverse epoche, alcuni assai noti, come il preludio al Te Deum di M.A. Charpentier, o il corale di J.S.Bach Jesus bleibet meine Freude, altri meno noti ai più ma di grande effetto sonoro, grazie soprattutto all’ insolito organico della serata.

Questo il programma completo: Pueri Hebreorum di G. Pierluigi da Palestrina; Bergamasca di G.Frescobaldi; Trumpet Voluntary di J. Clarke; Jesus bleibet meine Freude BWV 147, Praeludium in C BWV 943 e Fuge in C BWV 952 di J. S. Bach, Synfhonies de fanfares di J. J. Mouret; Toccata I di J. Speth.


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