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Uil Benevento, bilancio di un anno del segretario Bosco

Posted By Redazione On 30 dicembre 2010 @ 19:18 In Attualità,Lavoro | No Comments

Si chiude un anno che per Benevento ed il Sannio non è stato certamente il massimo! Problemi di lavoro e di sopravvivenza delle poche imprese presenti sul nostro Territorio l’hanno fatta da padrone. Sono ormai oltre 5.000 i cassaintegrati nella nostra. Provincia. Siamo scesi dal 76° al 95° posto nella graduatoria della qualità della vita. Credo che fare peggio sarà davvero difficile! Per il 2011 l’auspicio della UIL è quello che si possano concretizzare gli investimenti per le infrastrutture materiali ed immateriali, perché il Sannio ne ha veramente bisogno. Ma bisognerà anche investire nei settori che per quanto ci riguarda sono quelli su cui puntare: l’agroalimentare ed il turismo. Non dovremo perdere di vista nemmeno il dramma che si vive ad Airola per il noto fallimento del polo tessile: un investimento che appena due lustri fa nacque già morto! Una speranza di riconversione potrà venire proprio dal contestato insediamento Fiat di Pomigliano d’Arco. Checché ne dica la Fiom, proprio quel polo industriale potrebbe aprire uno spiraglio per portare ad Airola qualche industria dell’indotto dell’auto. Dal canto suo la Regione Campania, passata la notte buia di quella che è stata la pessima gestione Bassolino, dovrà pensare ad interventi significativi per le zone interne per accompagnare la rinascita di un tessuto produttivo necessario per ridare una speranza ai giovani sanniti, che già da qualche anno hanno ripreso il triste destino dell’emigrazione. Chiudo questo mio auspicio per l’anno che verrà ricordando tre fatti tragici che hanno colpito il Sannio e la Campania. Prima di tutto l’assurda tragedia di Cusano Mutri (BN), ove una madre ed i suoi quattro figli hanno trovato una morte assurda ed inaccettabile. E poi gli omicidi di Angelo Vassallo e Teresa Buonocore, rispettivamente sindaco di Pollica (SA) ed una madre coraggio. Ambedue avevano osato sfidare la malavita organizzata, il primo per difendere l’integrità del Territorio che amava come la sua Famiglia, la seconda perché aveva creduto nello Stato per ottenere giustizia per la figlia stuprata da un criminale pedofilo. Credo che chi fa sindacato deve dedicarsi agli altri, agli iscritti, ai lavoratori: abbiamo tanti doveri da osservare e nessun diritto da esigere. Questo è l’impegno sindacale, questo è l’impegno della UIL di Benevento, che è diventata un riferimento importante per tanti lavoratori e per tanti cittadini. La nostra azione, in un Territorio che ha accusato tanti problemi, è servita sicuramente ad attutire la grave crisi economica che ha investito il nostro Paese ed il Sannio in particolare. Auguri a tutti i cittadini del Sannio per un Sereno 2011.


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