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Acqua: dibattito su servizio all’Alto Calore, la nota di Isidoro Fucci

Scritto da il 18 novembre 2010 alle 14:14 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Riceviamo e pubblichiamo questa nota di Isidoro Fucci, componente Cda ATO 1. Sembra opportuno fornire un contributo di chiarezza al dibattito di questi giorni in merito all’affidamento del servizio idrico integrato per le province di Benevento e Avellino appartenenti all’AATO 1 Carore-Irpino e alla battaglia che le istituzioni locali, attraverso i suoi delegati in seno all’ente stanno portando avanti per la salvaguardia dell’acqua come bene pubblico.
In seguito al mandato conferito da parte dell’assemblea il CdA ha immediatamente avviato i lavori fissando 3 punti fondamentali: 1. individuazione della natura pubblica della gestione del SII, 2. individuazione dello strumento tecnico per la gestione del SII, 3. aggiornamento del piano d’ambito.
Questa linea si fonda su due elementi fondamentali quali la volontà politica dei nostri rappresentanti istituzionali di conservare la natura pubblica del bene acqua ed il riferimento alla legge regionale che esclude la rilevanza economica del servizio idrico integrato.
Questo per chiarire che il cda non ha affatto votato una delibera contro l’affidamento in house del SII ma ha votato a favore della creazione di una società a capitale interamente pubblico, le cui quote siano ripartite fra tutti gli attuali consorziati nella misura percentuale di cui, ad oggi, ciascun ente locale è titolare in seno all’Assemblea dei Sindaci dell’Autorità d’Ambito. La costituenda società dovrà avere la esclusiva, ovvero prevalente, finalità di svolgere l’attività di gestore del SII nell’intero ambito territoriale dell’AATO 1. Dovrà altresì rispettare i principi della disciplina comunitaria in materia di “controllo analogo” e, per l’effetto dovrà prevedere una forma di controllo sulle sue attività che dovrà essere esercitata direttamente dagli enti consorziati.
E per i motivi su esposti che l’Alto Calore non può candidarsi per l’affidamento del SII in house, che è cosa ben diversa dall’affermare, come incautamente fatto da qualche esponente politico locale, che il CdA attraverso i suoi delegati dalle istituzioni locali sono contrari all’affidamento in house del servizio.
Questa impostazione, che comunque appare superata in virtù della recente sentenza della corte costituzionale apre oggi nuove scenari e probabilmente si dovrà sviluppare un nuovo progetto da approfondire con attenzione. Ma l’impegno di tutti dovrà essere caratterizzato dalla difesa del bene acqua e dalla difesa dei nostri territori.
Uniamoci tutti, prescindendo dai ruoli e dalla collocazione politica, in una battaglia che dovrà avere l’unico obbiettivo di salvaguardare gli interessi di tutto il Sannio. Questioni come l’affidamento del servizio idrico integrato o la Luminosa, per citarne solo alcuni esempi devono farci riflettere come l’interesse di pochi tende sempre a prevalere l’interesse di tutti. E’ arrivato il momento di dire davvero basta alla svendita promozionale di Benevento e della sua provincia. Assumiamoci tutti le responsabilità che ci hanno consegnato i cittadini dandoci la loro fiducia alle urne, uniamoci tutti nell’unica battaglia che davvero ha un senso: “la difesa e la salvaguardia dei nostri territori”. I teatrini politici, i distinguo e le ambizioni personali lasciamoli agli altri.

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