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direttore Antonio De Cristofaro

Ad Apice importante convegno per uscire dall’emergenza rifiuti in Campania

Scritto da il 15 novembre 2010 alle 10:53 e archiviato sotto la voce Ambiente, Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Per uscire dall’emergenza rifiuti siamo partiti da una posizione ideologica non capendo che così facendo abbiamo portato la Campania al disastro. Oggi la nostra regione è la più grande pattumiera del mondo”. Lo ha dichiarato Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, invitato dall’Amministrazione comunale di Apice a partecipare al convegno “La raccolta differenziata e il trattamento della frazione umida F.O.R.S.U. mediante l’utilizzo di impianti di bio-conversione” che si è tenuto ieri mattina presso il Centro Sociale. L’incontro è stato promosso per aprire un dibattito in seguito al bando di gara, pubblicato e poi revocato dalla stessa Giunta comunale, per l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione in Apice di un moderno impianto per il trattamento dei rifiuti solidi urbani e la creazione di energia rinnovabile.

In apertura del suo intervento, De Luca ha lodato il sindaco Ida Antonietta Albanese che, nonostante le contestazioni ricevute da una parte della cittadinanza, “ha avuto il coraggio di mettere a confronto opinioni contrapposte dimostrando in questo modo di avere rispetto per la propria comunità e una forte sensibilità istituzionale e democratica. Non sono valori che oggi si riscontrano in molti amministratori locali”.

Nel prosieguo il primo cittadino di Salerno ha parlato dell’ultima crisi rifiuti registratasi in regione Campania. “Oggi più che mai si impongono decisioni impegnative e coraggiose e non si comprende il silenzio della Giunta Caldoro – ha detto De Luca –. Il disastro di oggi è da imputare a chi oggi governa la Regione. Non si sta facendo niente e tutti dobbiamo essere consapevoli che tra qualche mese alcune discariche saranno sature. La legge 26 è sbagliata perché non è possibile affidare a un’unica società provinciale la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Così facendo aumenteranno i costi, si creeranno clientele politiche e avremo un servizio inefficiente. La responsabilità, invece, deve restare in capo ai Comuni. E’ bene parlare di riduzione nella produzione dei rifiuti ma questo è un obiettivo a lungo termine che bisogna pur perseguire attraverso una linea di educazione. Nel frattempo è urgente mettere mano all’impiantistica”.

A questo punto De Luca, alla presenza dell’ing. Domenico Barletta, direttore Opere e Lavori Pubblici del suo Comune, ha raccontato quanto è stato realizzato a Salerno: “Nella mia città abbiamo fatto una programmazione che ci consentisse di completare il ciclo industriale dei rifiuti sulla scorta delle esperienze nelle grandi capitali europee. Per prima cosa abbiamo dato vita a una raccolta differenziata spinta. In tre anni l’abbiamo portata al 72% partendo dall’8%. Poi, con fondi europei, abbiamo costruito un moderno e sicuro impianto di compostaggio e ci siamo candidati a ospitare un termovalorizzatore che però vogliamo sia controllato dal pubblico e non dal privato perché dobbiamo assicurare sicurezza ambientale e legalità. Queste cose si possono e si devono fare in modo che soltanto una parte residuale finisca in discarica”.

L’intervento di De Luca era stato preceduto da una serie di relazioni tecniche. La dott.ssa Elisabetta Pepe ha approfondito il tema della raccolta differenziata secondo le direttive dell’Unione Europea mentre il prof. Luigi Quarantiello ha spiegato il processo chimico che avviene negli impianti di bioconversione. E’ stato poi il turno del prof. Marco De Bertoldi, ordinario di Microbiologia chimica all’Università di Udine e membro delegato per l’Italia nella Commissione Europea alla gestione e trattamento dei rifiuti organici, che ha parlato della possibilità di recuperare energia pulita mediante processi biologici. Per il mondo dell’associazionismo ha preso la parola la dott.ssa Grazia Fasano del coordinamento regionale di Legambiente. 

Il convegno è stato aperto dai saluti del sindaco di Apice Albanese che ha spiegato i motivi principali della decisione della Giunta comunale relativa alla costruzione di un impianto di bio-conversione che doveva essere sicuro e produrre benefici economici per il territorio. In sala erano presenti il consigliere regionale del Partito Democratico, on. Umberto Del Basso De Caro; il consigliere provinciale del PD, ing. Sabatino Cecere; il sindaco di Benevento, ing. Fausto Pepe; gli assessori comunali di Benevento, il dott. Pietro Iadanza e il dott. Luigi Ionico; il consigliere comunale di Benevento, Antonio Feleppa.

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