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direttore Antonio De Cristofaro

Camera di Commercio: imprenditori stranieri in provincia di Benevento

Scritto da il 13 novembre 2010 alle 12:12 e archiviato sotto la voce Attualità, Lavoro, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Continua l’azione di rilevazione ed elaborazione dati sul sistema socio-economico sannita a cura di specifici osservatori attivati dalla Camera di Commercio di Benevento in collaborazione con l’Istituto “Guglielmo Tagliacarne”. “I profondi cambiamenti intervenuti nel corso degli ultimi decenni, che hanno interessato tanto l’ambito economico quanto quello socio-culturale, – afferma Gennaro Masiello, presidente dell’Ente camerale sannita – stanno gradualmente trasformando il tessuto produttivo del nostro Paese. A tal riguardo, con la presente nota si intende fornire un quadro sul fenomeno dell’imprenditoria straniera in provincia di Benevento. L’obiettivo è duplice: evidenziare come sia mutato nel tempo il ruolo degli immigrati nel sistema imprenditoriale sannita e definire il profilo dell’imprenditore straniero che opera in provincia”.
Dalla disamina dei dati Infocamere risulta evidente come gli stranieri stiano conquistando sempre maggiori spazi nella realtà produttiva locale, spazi che vanno oltre le figure professionali di più basso profilo. Basti pensare che tra il 2004 ed il 2009 gli imprenditori stranieri sono aumentati, in media, del 3,4% all’anno; trend di crescita che prosegue anche nei primi nove mesi del 2010, periodo nel quale si è registrato un ulteriore incremento del 3,9%. A fine settembre 2010 si contano, quindi, 1.160 imprenditori con nazionalità straniera, di cui il 28,2% comunitari ed il 71,8% extracomunitari.
Nonostante la crescita continua degli ultimi anni, gli imprenditori di origine non italiana costituiscono solo il 4,3% del totale degli imprenditori della provincia di Benevento, quota che nel contesto regionale e nazionale sale, rispettivamente, al 5,4% ed 8,6%. Tale scenario è comunque coerente con il contenuto numero di stranieri residenti nel territorio provinciale, i quali rappresentano, a fine 2009, il 3,8% della popolazione residente complessiva, un valore che si discosta di oltre tre punti percentuali dal dato medio italiano (Campania 2,5%; Italia 7%). Considerando, però, che la popolazione straniera della provincia si è quasi duplicata nel triennio 2007 – 2009 (+79,3%), è probabile che il numero di imprese con a capo stranieri sia destinato a crescere in misura significativa nel prossimo futuro.
Nel quinquennio 2004–2009, in ogni caso, gli imprenditori stranieri sono aumentati in Campania ed in Italia ad un tasso medio annuo decisamente più sostenuto rispetto a quello riscontrato in provincia (Benevento +3,4%, Campania +7,6%, Italia +8,9%). Da notare, tuttavia, come l’incremento registrato nel corso dei primi nove mesi del 2010 a livello provinciale (+3,9%) sia superiore a quello conosciuto in regione (+2,8%) e perfettamente in linea con quello rilevato nel Paese nel suo insieme (+3,9%).
Dal punto di vista settoriale, emerge chiaramente come vengano privilegiati settori “labour intensive”, che non richiedono elevati investimenti finanziari e conoscenze tecnologiche particolarmente avanzate. La presenza di imprenditori stranieri in provincia di Benevento si concentra, infatti, nel commercio (36,3%) e nel settore primario (23,4%), che insieme racchiudono quasi il 60% del totale degli imprenditori di origine comunitaria ed extracomunitaria; seguono, a distanza, le costruzioni (9,1%), le “altre attività di servizi” (7,7%), le strutture ricettive (7,4%) ed il manifatturiero (7,2%). Il commercio e l’agricoltura sono anche i settori in cui gli imprenditori stranieri sono aumentati di più tra gennaio e settembre 2010 (rispettivamente, +26 e +10 soggetti).
Rimanendo sempre in ambito settoriale, ma distinguendo tra comunitari ed extracomunitari, è interessante rimarcare, inoltre, come gli imprenditori UE siano maggiormente attivi nel settore primario (il 30,3% contro il 20,8% degli extracomunitari), diversamente da quelli extra UE che sono, invece, più dediti alle attività commerciali (il 40,2% contro il 26,3% dei comunitari).
Passiamo ora ad analizzare le caratteristiche individuali degli imprenditori:
dei 1.160 imprenditori stranieri presenti in provincia, 521 soggetti sono donne. Le imprenditrici rappresentano, pertanto, una parte significativa dell’imprenditoria immigrata, con un’incidenza pari al 44,9%. Va segnalato, inoltre, come la composizione per genere sia rimasta pressoché invariata negli ultimi cinque anni: il tasso di variazione medio annuo fra i sessi si differenzia, infatti, di solo quattro decimi di punto, a favore della componente maschile (donne +3,2%, uomini +3,6%). I primi nove mesi del 2010 segnano, comunque, un aumento più sostenuto delle imprenditrici, le quali hanno registrato un +5,3%, a fronte del +2,9% degli uomini;
si tratta per l’81,5% dei casi di soggetti con un’età compresa tra i 30 ed i 49 anni; seguono le fasce d’età 50 – 69 anni (con il 10,7%) e 18 – 29 anni (con il 7,2%), mentre gli imprenditori con 70 anni e oltre non raggiungono quota 1% (lo 0,7% per esattezza). Altro dato interessante, i giovani imprenditori stranieri sono diminuiti in media, tra il 2004 ed il 2009, del 4,8% all’anno. La crescita che si è sperimentata nel medio periodo (tasso di variazione medio annuo +3,4%) è, infatti, da ricondurre all’incremento dei soggetti più maturi (+3,8% nella fascia 30 -49 anni e +11,7% nella classe 50 – 69 anni). Tali dinamiche caratterizzano anche la prima parte del 2010;
378 dei 1.160 imprenditori stranieri che operano nel territorio provinciale provengono dalla Svizzera (incidenza pari al 32,6%), che risulta essere, pertanto, la nazionalità predominante. Rimanendo in ambito extracomunitario, seguono il Marocco (9,7%) ed il Venezuela (8,4%), mentre tra i Paesi dell’UE prevalgono la Germania (11,1%) e la Gran Bretagna (9,6%).
Per completare il quadro, si esamina di seguito il rapporto tra imprenditoria immigrata e forma giuridica. A questo proposito, emerge come gli imprenditori stranieri siano maggiormente presenti nelle ditte individuali, che raccolgono, in effetti, ben l’89,7% degli imprenditori con nazionalità non italiana. Il restante 10,3% si concentra quasi esclusivamente nelle società di persone (9,9%); infatti, gli imprenditori stranieri che operano in società di capitali sono solo lo 0,3% del totale. La concentrazione di imprenditori stranieri in imprese individuali va inoltre crescendo nel medio periodo (+209 soggetti tra dicembre 2004 e settembre 2010), mentre non subisce sostanziali variazioni la numerosità nelle società di persone (+5 ).

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