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Tassone in Valle Caudina: “L’Udc propone rinnovamento classe dirigente”

Scritto da il 13 marzo 2010 alle 18:12 e archiviato sotto la voce Attualità, Elezioni Amministrative 2010. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

“La Campania ha subito in questi anni un processo di arretramento economico e sociale provocato da un governo regionale incapace di mettere in campo politiche efficaci in grado di disegnare uno sviluppo omogeneo del territorio in armonia con il resto del Mezzogiorno d’Italia. Per questi motivi l’Udc ha deciso di sostenere la candidatura di Stefano Caldoro per un programma di riforme della macchina amministrativa e di rinnovamento della classe dirigente”. A dichiararlo è stato Mario Tassone, vicesegretario nazionale dell’Unione di Centro, che ieri pomeriggio è giunto in Valle Caudina per una serie di incontri elettorali a sostegno della lista centrista sannita composta da Gennaro Santamaria, Lucia Catalano e Nicola Augusto Simeone. Nei suoi interventi a Montesarchio, Paolisi e Moiano, Tassone ha spiegato che “la politica italiana non può continuare ad avvitarsi sulla logica di un bipolarismo sfrenato. Il nostro partito lavora per costruire una matura democrazia dell’alternanza caratterizzato dal rispetto delle regole e degli avversari. In questi 15 anni sono mancate tutte quelle riforme strutturali che consentirebbero all’Italia di continuare a essere una grande potenza mondiale. L’Udc, perciò, si è chiamato fuori da questo sistema in quanto intende riformarlo nel profondo dando nuovo peso alla tradizione e ai valori del cattolicesimo democratico”. Il capolista Gennaro Santamaria ha notato che “ tra i cittadini c’è disinteresse verso la campagna elettorale perché cresce la sfiducia nei confronti della politica incapace di fornire risposte alla domanda di cambiamento. E’ evidente che il bipolarismo all’italiana non ha prodotto alcuna svolta nella vita democratica del nostro Paese così come avviene altrove. In questo contesto anche la Campania è una regione messa in ginocchio a causa di una classe di amministratori, guidata da Bassolino, che ha prodotto una serie di errori senza risolvere le ataviche emergenze di questo territorio”. Lucia Catalano ha aggiunto che “all’interno della Campania, il Sannio è stata la provincia maggiormente maltrattata. Abbiamo avuto la maturità di essere disponibili per fronteggiare i problemi di altre zone ma ora diciamo basta perché siamo stanchi di essere sfruttati”. Augusto Simeone, infine, ha ricordato i tanti problemi che affliggono la provincia di Benevento: “C’è la necessità di un governo regionale in grado di produrre un piano per il Sannio che attiri nuovi investimenti e sappia produrre ricchezza. La Regione, nel contempo, deve difendere e sviluppare tutti i servizi primari del territorio che non possono essere sottratti”.
tassone_(udc)

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