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direttore Antonio De Cristofaro

13 dicembre: Giornata nazionale della cultura popolare. Iniziative nel Sannio

Scritto da il 11 dicembre 2010 alle 19:59 e archiviato sotto la voce Primo Piano, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Il 13 dicembre, “Giornata Nazionale della Cultura Popolare”, molte le iniziative a Benevento e Salerno per la festa della “biodiversità culturale”. Una giornata di festa, e di feste, per ricordare e valorizzare il ruolo delle tradizioni, dei saperi che si tramandano, spesso oralmente, di generazione in generazione. Le iniziative della grande festa del 13 dicembre vedono la “Rete Italiana di Cultura Popolare” capofila con molteplici eventi che si tengono contemporaneamente in tutta Italia. Perché il giorno della festa della cultura popolare è il 13 dicembre? “Perché – risponde il direttore artistico della “Rete” Antonio Damasco – Santa Lucia è stata eletta protettrice della cultura popolare. La martire che, nella tradizione, pur priva di occhi, possiede il dono della vista rappresenta una luce che illumina sulle nostre tradizioni. Le fiaccole accese in passato e anche ora in onore di Santa Lucia diventano le luci accese dalla e per la cultura popolare simbolicamente e simultaneamente in tutta Italia”. La Rete Italiana di Cultura Popolare è oggi una realtà articolata presente in tutte le regioni italiane ha l’obiettivo di individuare, valorizzare e creare azioni per veicolare quei saperi che vengono spesso trasmessi solo oralmente e che ogni giorno corrono il rischio di sparire per sempre. La festa comincia in tv sul canale di “Rai Storia” che proporrà il “viaggio” dell’antropologo napoletano Alfonso Maria Di Nola tra i riti e le tradizioni popolari realizzato nel 1978 (ore 9.30 in replica 18.30). il canale tematico della Rai, diffuso via digitale terrestre, via satellite e in streaming sul web, trasmetterà, il 13 dicembre, 24 ore di storia, cultura, memoria del nostro Paese; all’insegna dello slogan: il nostro passato per capire il nostro presente. La festa della cultura popolare vede una mobilitazione estesa e sono molte le iniziative in calendario, raccolte e promosse sul portale dell’associazione. La Rete Italiana di Cultura Popolare è oggi una realtà articolata presente in tutte le regioni italiane;ha l’obiettivo di individuare, valorizzare e creare azioni per veicolare quei saperi che vengono spesso trasmessi solo oralmente e che ogni giorno corrono il rischio di sparire per sempre. Tutte le azioni che la Rete promuove hanno come scopo statutario quello di facilitare il “passaggio del Testimone”, ovvero di creare le condizioni affinché le giovani generazioni entrino in relazione con alcuni saperi e Maestri di una cultura spesso non considerata dai circuiti convenzionali. “La giornata del 13 dicembre con il suo ricco calendario di eventi mirati al sistema di trasmissione e rielaborazione della Cultura Popolare, diviene – dice il presidente della “Rete” Ugo Perone – l’occasione per affermare e fare emergere le culture dei territori nelle loro valore identitario creando, al contempo, le condizioni perché siano riconosciute come patrimonio storico del nostro Paese”. Tutte le iniziative sono ad ingresso libero. E veniamo alle iniziative locali. Nel beneventano, a Castelvetere in Val Fortore, visite guidate ai musei, il 13 dicembre dalle ore 9 alle 13, incontri interagenerazionali con le donne del luogo per apprendere dalla viva voce antiche tradizioni, racconti di vita vissuta, ricordi. Perché i “saperi della tradizione”, sono custoditi nella memoria, si tramandano oralmente. Da ciò l’impegno della “Rete Italiana di Cultura Popolare” a preservarli, conservarli, trasmetterli. L’incontro intergenerazionale è curato dall’ Associazione Culturale “Castelvetere in Val Fortore Amore Mio”, in collaborazione con le scuole primaria e secondaria di primo grado di Castelvetere in Val Fortore. Dalle ore 18 alle 24 a San Bartolomeo in Galdo. In occasione della Giornata Nazionale della Rete Italiana di Cultura Popolare, in Piazza del Carmine, il Comune dedica la festa di Santa Lucia alla riscoperta delle tradizioni, accendendo il tradizionale falò a cui farà seguito la distribuzione della bruschetta con olio novello; inoltre, canti e balli del gruppo folk “La Provenzana” e letture di proverbi, fiabe, poesie e filastrocche in dialetto locale. Nel Comune di Bonea si festeggiano Santa Lucia e la cultura popolare accendendo fuochi nelle varie contrade del paese, sui quali vengono cotti prodotti locali, successivamente distribuiti ai presenti. Festeggiamenti anche nelle piazze di Campoli del Monte Taburno, Circello, Colle Sannita, Montesarchio, Pago Veiano, Sassinoro. Anche i musei e le biblioteche comunali sostengono la cultura popolare ed hanno aderito alla “Giornata nazionale”. “La giornata del 13 dicembre diviene – dice il presidente della “Rete Italiana di Cultura Popolare” Ugo Perone – l’occasione per affermare e fare emergere le culture dei territori nelle loro valore identitario creando, al contempo, le condizioni perché siano riconosciute come patrimonio storico del nostro Paese”.

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