“Sul territorio sannita vi sono ventimila lavoratori irregolari con un fatturato sommerso di circa 750.000 euro,  solo nel 2009 .  Questi dati,  sono la prova provata di una  massiccia evasione di  contributi assistenziali e previdenziali. Questa infelice prassi  arreca ingenti danni alle casse pubbliche e agli gli stessi lavoratori”.  Poi Bosco bacchetta l’inquilino di Palazzo Santa Lucia:  “La sconcia politica della Regione Campania rischia di far pagare al Sannio, ancora una volta, un prezzo durissimo.  Le risorse sono state mal impiegate poiché sono state fatte opere durature ma i finanziamenti sono stati dispersi in mille rivoli”.  E sulla sanità afferma:” Sottrarre la sanità dalle grinfie della politica (che spesso la adopera per fare del clientelismo) è un atto dovuto”. Così come  urge  accelerare i tempi della giustizia: “Gli  imprenditori  stranieri non  investono in Italia e nel Sannio,  se una vertenza civile può durare anche 20 anni”.  Più infrastrutture,  servizi ai cittadini e un ritorno  alla valorizzazione del settore agroalimentare: è questa la ricetta del  leader della Uil  per rilanciare Benevento e la sua provincia: “Si punti  su dei programmi di sviluppo nel  segmento dell’agroalimentare. Leghiamo un prodotto di qualità al territorio. Gettiamo le basi per la creazione di una agenzia unica di sviluppo, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali: Comune, Provincia, Camera di Commercio.  La concorrenza potrà clonare un marchio, la ricetta, ma non l’intero sistema Sannio.  Ciò detto, – conclude –  ricordo alla politica di  avviare un serio processo di crescita industriale. I cittadini e le forze sociali attendono  risposte concrete sulle grandi opere di sviluppo territoriale.  Mi riferisco all’alta capacità ferroviaria  della tratta Napoli Bari e   al raddoppio del raccordo autostradale  che congiunge Benevento a Caianello”.