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Il Fli di Montesarchio sulla situazione politica locale

Posted By Redazione On 4 dicembre 2010 @ 12:51 In Politica | No Comments

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Antonio Savignano, esponente del Fli di Montesarchio.  Il manifesto a firma  PD di Montesarchio di domenica 21 novembre dal titolo: “NO A BERLUSCONI NO AI BERLUSCHINI”, non mi ha colto di sorpresa ma non nascondo un certo sorriso.
Il PD di Montesarchio fino a qualche settimana fa ha ospitato tra le sue fila il sindaco di Montesarchio, vedi elezioni politiche, europee, regionali (queste ultime almeno al 50 e 50), oggi sollevati dal grande salto del sindaco nelle fila del PDL si sono svegliati dal lungo letargo estivo/autunnale ed ecco che all’arrivo dei primi freddi, si ricordano che a Montesarchio bisogna impegnarsi in politica.
Partiti insieme da una lista civica, di fatto l’amministrazione di Montesarchio è stata sempre spostata a sinistra, io lo so bene perché l’ho costantemente subito. Dopo il passaggio del sindaco a destra, in attesa che i patti vengano rispettati, voi cosa farete con i vostri consiglieri comunali ed assessori? Andrete ad avallare una giunta, una linea, un percorso di centro-destra? Potevate raggiungere indubbi risultati politici mettendo al centro dell’attività  i problemi di Montesarchio, invece vi siete comportati da perfetti Yesmen, come a Montesarchio tutti vi chiamano, preoccupandovi solo di tenere al caldo, sulla poltroncina, il vostro fondoschiena.
La verità è che coerenza e potere oggi sono un dubbio per il PD di Montesarchio, per quanto ci riguarda, pur avendo sostenuto la stessa lista civica, non abbiamo mai smesso, ne smetteremo, di accendere i riflettori sullo sviluppo del centro storico, del centro urbano e del collante socio  culturale che non aveva mai abbandonato Montesarchio, come in questi anni, in cui ormai da una città commerciale siamo diventati una città dormitorio. Tant’è che eravamo gli unici ancora capaci di parlare della Montesarchio vera e non della casa di bambole che avete contribuito a costruire con il nostro sindaco, che ad certo punto al vostro interno è dovuto nascere “Obbiettivo Montesarchio”.
Agli “amici” del PDL montesarchiese vorrei dire che liberatisi dall’impegnativo procacciamento di figuranti per l’importante convegno che hanno tenuto sull’Unità d’Italia, dovrebbero trarre delle conclusioni. Nonostante avevano riempito il Paese che la fuoriuscita del nostro “gruppetto” minoritario, li avrebbe liberati da catene che impedivano l’avvicinarsi di una moltitudine di persone, abbiamo riscontrato, con nostra grande soddisfazione, che sono stati solo spettatori dell’invito della coordinatrice provinciale a che quel gruppetto minoritario rientrasse per dare vita ad una linea politica vicina ai problemi territoriali. A dimostrazione che il sindaco ed il PDL sanno bene chi sono gli unici che effettivamente si preoccupano dei problemi di Montesarchio.
Sempre agli amici del PDL, voglio ricordare che quando il sindaco era nelle fila del PD, sotto nostra sollecitazione, hanno condiviso proposte e prospettive che dessero a Montesarchio, primo comune della Provincia, il giusto peso e la giusta centralità. Vi ricordate l’immane lavoro fatto per affrontare problematiche inerenti le scuole, gli spazi di aggregazione giovanile, gli impianti sportivi, le piazze, il mercato, il centro  storico, la viabilità, la programmazione urbanistica, la difesa degli spazi verdi, la rete fognaria, l’assenza di acqua potabile sulla Vitulanese, l’allargamento del Ponte Tesa? Oggi che avete acquisito il sindaco avete il coraggio di condividere ancora queste proposte?
Veniamo al dunque, un Paese che si sviluppa ha bisogno di crescita e sviluppo economico che a Montesarchio significa innanzitutto commercio e ciò è vero dalla notte dei tempi, passando anche per l’Unità d’Italia, fino ad oggi. Vi siete resi conto che i commercianti di Montesarchio città sono privi di ogni tutela e per questo privati di ogni prospettiva? Parlare oggi di Unità d’Italia, significa parlare di concordia sociale e condivisione di obiettivi comuni territoriali, cose a Montesarchio ormai azzerate. Allora a cosa vi è servito questo convegno, solo a palesare un cambio al vertice?
Per tutta questa serie di motivi siamo stati sempre boicottati, prima non ci avete dato voce perché doveva prevalere la linea PD, oggi pur esponenti di FLI e dunque di centro destra, non volete darci voce perché dissenzienti al PDL. Ma non eravamo partiti da una Lista Civica? Non eravamo partiti dalla condivisione di un programma? Perché il programma in cui abbiamo creduto e per cui abbiamo speso la faccia non deve essere attuato? Sotto gli occhi di tutti ci sono quelle piazze rifatte e desertificate ma a chi devono servire come le avete organizzate?  Avete fatto bene a togliere le macchine ma perché avete fatto tante gabbie che non si può più fare niente? Vi serve l’alibi per coprire la morte delle attività culturali a Montesarchio?
La chicca finale: i nuovi sensi di marcia vi servono per punire la nostra libertà di dissentire? Se è così vuole dire che con noi voi non ci volete ragionare perché non intendete minimamente lavorare per il bene di tutta Montesarchio.

                                                                       Antonio Savignano, FLI  Montesarchio


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