Dopo l’esperienza a Casale Maccabei del campo solare che ha animato il periodo estivo con circa cento bambini dai 3 ai 13 anni che, dal lunedì al venerdì, si radunavano presso il locale edifico scolastico, è stato aperto nel mese di ottobre l’oratorio, uno spazio educativo che aiuta i più piccoli a crescere in modo sano e intelligente. Ciò è stato reso possibile grazie all’impegno della sig.ra Maria Viscusi dell’Anspi della Parrocchia M.SS. Addolorata del Rione Libertà che, insieme a Gessica e Vincenzo, il sabato pomeriggio si dedicano ai ragazzi. Anche il Comune nella persona del vice sindaco Aldo Furno hanno appoggiato l’iniziativa dimostrando sensibilità e disponibilità. “L’obiettivo principale – spiegano gli organizzatori – è quello di ricercare un contatto con i giovani agendo con loro negli ambienti da essi comunemente frequentati. Perciò il clima che anima l’oratorio è la gioia derivante dallo stare insieme nel gioco, nelle feste e nelle attività più diverse che attirano alla formazione cristiana, sociale e politica dei ragazzi. Un’occasione per socializzare e stare insieme, ma anche un momento di crescita che aiuta i più piccoli a relazionarsi attraverso attività che sviluppano la creatività e la personalità di ognuno. Un luogo dove è possibile intercettare le domande della vita dei suoi aderenti e trovare risposte alla ricerca di senso, e dove è possibile approfondire la vita cristiana. Nel mondo d’oggi, dove si registra la caduta di valori, si presenta come ente sicuro di riferimento valoriale con il fine primario di guidare ragazzi e giovani ad elaborare una sana concezione di vita e a collocare gradualmente la religione e la fede al centro del proprio progetto di vita, così da divenire cristiani autentici. Esso è un vero settore pedagogico della pastorale parrocchiale, la quale si prende cura della promozione cristiana dei propri membri. Infatti per dei giovani in ricerca dibattere in comune le problematiche contribuisce a maturare delle convinzioni e decisioni che fanno sentire il loro effetto nella vita. In una società dove vige il rapporto sociale in termini di indifferenza, di freddezza, di conflittualità, l’oratorio si pone come casa della cordiale accoglienza, del dialogo, della condivisione, della fraternità, dove si impara il prossimo. PaoloVI, che incoraggiava l’opera dell’oratorio, diceva: «È la scuola della bontà e della pietà; è il laboratorio delle coscienze giovanili, è l’allenamento ai grandi doveri della vita; è la tessitura delle buone amicizie..; è veramente un vivaio di uomini sani, onesti, intelligenti e attivi”.